Chi sono
Mi laureo nel 1988 a Padova in Scienze Statistiche e Demografiche specializzandomi in particolare in metodologie e tecniche della ricerca sociale e valutazione dello sviluppo socio-economico. Lavoro poi in una grossa azienda occupandomi di controllo qualità dei dati e modelli previsionali. Successivamente mi sono interessata di innovazione di impresa e trasferimento tecnologico in consorzi universitari (a Padova e Roma) specializzandomi in progettazione europea, promuovendo e coordinando numerosi progetti nazionali ed internazionali, oltre a lavorare come consulente in realtà private, pubbliche e di ricerca. In particolare ho curato la progettazione e lo start up di un centro di servizi alle imprese per l’esportazione nel mercato unico dal punto di vista della normativa tecnica di prodotto e di sistema qualità.
Le riflessioni sui punti critici rilevate nella mia attività lavorativa mi spinge, una volta entrata al CNR nel 2000 a promuovere un progetto di ricerca-azione per identificare approcci innovativi allo sviluppo organizzativo. Nel progetto, nell’ambito dell’Istituto Ceris del CNR, collaboro, tra gli altri, con il Prof. Francesco Novara, responsabile per 30 anni del centro di Psicologia Olivetti, per cui molta parte della metodologia elaborata si ispira all’esperienza olivettiana, oltre che alla collaborazione con il Prof. Bekman (per approfondire). Ho promosso poi la fondazione dell’Associazione Motiva (dal 2005 al 2010), della quale sono stata Vice presidente per sperimentare e ri-orientare in vari contesti l’approccio elaborato.
Responsabile di numerosi progetti di formazione, sviluppo locale e transizione università-lavoro, collaboro con vari Master Universitari sia come docente che nella progettazione didattica. Sono membro della Commissione tecnica UNI per l’applicazione in Italia della norma ISO UNI 26000 sulla Responsabilità Sociale delle Organizzazioni.
Perché sono qui
Ho promosso la rete ELSE perché sono interessata a sostenere in Italia forme di sviluppo organizzativo e locale responsabile ed etico. Intendo per etico il fatto che si dia alle persone la possibilità di essere attive nel migliorare i propri processi di lavoro divenendo consapevoli del proprio apporto sociale e della opportunità che ciò offre per il proprio sviluppo individuale: considero questa la base per la creazione di moderne comunità lavorative. Credo che l’approccio olivettiano e la metodologia elaborata in circa 10 anni di attività possa essere una buona fonte di ispirazione allo scopo e mi interessa confrontarmi e mettere a valore con i membri della rete esperienze diverse nel quadro delle finalità comuni al fine di creare forme di cultura e prassi dello sviluppo responsabile sempre più articolate ed ampie.
Ritengo che la ricerca sociale si debba prefiggere lo scopo non solo di studiare la realtà socio-economica, ma anche di contribuire a cambiarla, come proposto dalla ricerca-azione, condividendo quanto affermato da Kurt Lewin che “..una realtà sociale non si può conoscere se non si prova a cambiarla”.