“… non si può comprendere una situazione se non si prova a cambiarla”
Kurt Lewin
Kurt Lewin, psicologo tedesco nel 1948, modellizzò per primo le forme della ricerca azione nello studio delle relazioni storico sociali. La sua ricerca ha dimostrato che gli eventi devono essere studiati in relazione uno con l’altro ed ha dato importanti impulsi alla ricerca psico-sociale, in particolare agli studi sulla motivazione, la leadership e la dinamica dei gruppi, che sono poi stati sviluppati in molti ambiti, come nella formazione e nello sviluppo organizzativo.
Nel 1951 egli formulò la teoria del campo: B = f(p,e), ossia il comportamento di un individuo è funzione sia della personalità sia dell’ambiente che lo circonda.
Il lavoro di Lewin si pose come una sfida alla psicologia freudiana, paradigma dominante in quel periodo, che sosteneva che tutti i comportamenti potevano essere spiegati da componenti del profondo della personalità. Egli dimostrò infatti con la ricerca azione che il comportamento individuale varia nel tempo e sotto l’influenza di diverse componenti ambientali.
Egli sosteneva che “… non si può comprendere una situazione se non si prova a cambiarla” e da qui il valore enorme dell’ipotesi e della sperimentazione nel campo della trasformazione organizzativa e sociale.
Kurt Lewin definisce la ricerca azione: “una ricerca che, confrontando le condizioni e gli effetti di varie forme di azione sociale e di ricerca, produce un’azione sociale. Una ricerca che produce solo libri non è sufficiente. Questo non significa in alcun modo che questo tipo di ricerca sia sotto tutti gli aspetti meno scientifica o «inferiore» a ciò che sarebbe richiesto da una scienza pura nell’area degli eventi sociali […]”.
La ricerca azione si basa su una spirale di passaggi ciascuno dei quali è formato da un processo ciclico di programmazione, azione e riflessione sui risultati dell’azione. La fase del programmare inizia con un’idea generale sulla criticità da affrontare, la cui esplorazione innesca il ciclo. L’esplorazione viene effettuata dai soggetti coinvolti nella criticità.