Chi sono
Nata a Mestre nel 1963 dopo aver frequentato il liceo scientifico mi sono laureata all’Università Ca’ Foscari di Venezia in Lingue e Letterature Straniere.
Figlia di imprenditori, oggi con mio fratello sono alla guida dell’azienda di famiglia che in questi anni è cresciuta e si è sviluppata. Nel 2004 ho conseguito un Master di II Livello presso l’Università di Roma Tre sullo Sviluppo delle Organizzazioni con una tesi conclusiva sulla responsabilità sociale dell’imprenditore. Il Master, organizzato in collaborazione con il Ceris CNR e l’Associazione Motiva mi ha permesso di apprezzare l’efficacia delle metodologie proposte e quindi ho deciso nel 2008 di diventare socia Motiva. Intendevo così contribuire a divulgare l’approccio proposto nel quale mi riconoscevo pienamente: portare il valore della persona al centro delle organizzazioni e del loro sviluppo per creare delle comunità lavorative basate su solidi principi etici.
Nel mio lavoro imprenditoriale mi confronto giornalmente con le problematiche tipiche dell’organizzazione e della gestione aziendale e con le complesse dinamiche del mercato globale. Sono convinta che valori come la correttezza, l’onestà, il senso di responsabilità nei confronti della categorie più deboli e dell’ambiente, la consapevolezza dell’importanza dell’esempio del proprio agire, debbano costituire la solida base etica all’azione di un imprenditore che fuori da questi principi, quali che siano i suoi risultati economici, non può che fallire sul piano del suo progetto come persona. Mi rendo conto di sostenere una tesi molto forte e sicuramente in controtendenza eppure sono assolutamente persuasa, e lo sono per esperienza diretta che, nel lungo termine, siano i valori eticamente solidi a fare la differenza per la sopravvivenza e lo stato di salute di una comunità aziendale.
Perché sono qui
Oggi l’esperienza di Motiva ha raggiunto la sua fase conclusiva e parte di essa si sta trasformando in una realtà più ampia che ritengo ben rappresentata dalla rete Else. Mi riconosco pienamente e spontaneamente nei principi fondatori di Else e ritengo che abbiamo assolutamente la responsabilità di farci promotori dei principi etici nelle organizzazioni veicolandoli nella società e nel mondo creando reti per sentirci più uniti e più forti.
Dobbiamo far percepire a un numero più ampio possibile di persone che la nostra visione non ha nulla di utopistico o allucinatorio, anzi, si basa su principi molto semplici e concreti semplicemente ed essenzialmente “umani” ed infonde ai nostri progetti e alle nostre squadre un’energia e una carica interiore assolutamente sconosciuta a chi segue la logica del mero profitto, francamente troppo banale per muovere la parte più nobile del nostro ingegno e delle nostre capacità di uomini, troppo volgare e riduttiva per consentirci di evolvere come persone e come organizzazioni.